De Sanctis 7 - Due parate importanti su Nocerino e soprattutto Aquilani. Trasmette alla difesa grande tranquillità-
Aronica 6,5 - Nesta meritava il rosso, il difensore azzurro oggi ha messo in campo grinta e un buon senso della posizione, soprattutto nel secondo tempo.
Cannavaro 6,5 - Un po' in difficoltà a campo aperto, gioca sicuramente nella ripresa dove la squadra si è espressa tatticamente meglio.
Campagnaro 7 - Dalle sue parti non si passa. Nel caso non ci si fidasse di questa affermazione, chiedere a Pato che ha cercato di giocare lontano dall'arcigno difensore azzuro.
Dossena 6,5 - Come sempre: molto bene in fase offensiva, in difficoltà in quella di difesa. Il Milan nel primo tempo attacca soprattutto dal suo lato.
Inler 6,5 - Meno bene nell'impostazione, bravissimo nella fase di intedizione e di schermo davanti alla difesa.
Gargano 7,5 - Spesso si parlava di un suo eventuale miglioramento delle prestazioni in caso della presenza di un regista al suo fianco: Manchester e la partita di stasera sono notevoli conferme. Non lo si vedeva giocare così da 4 anni.
Hamsik 6,5 - Meno incisivo in attacco, bravissimo nel collegamento dei reparti.
Lavezzi 7 - Mezzo voto in più viste le infiltrazioni subite per poter scendere in campo. Gioca con grandissima dedizione e generosità pur risultando meno appariscente.
Cavani 8,5 - Chi aveva dei dubbi sulla sua percentuale realizzativa ha ricevuto una risposta senza ammissione di replica: e dire che non è ancora al top...
SUBENTRATI
Dzemaili 6,5 - Sbaglia qualcosina, ma è un calciatore che quando è chiamato in causa risponde sempre presente. Sfiora il gol con un bel tiro di sinistro.
Zuniga 6,5 - Pochi minuti, ma sufficienti a dimostrare lo straordinario periodo (ormai lungo) di forma del colombiano.
Pandev s.v.
All. Mazzarri 7,5 - Non è più una sopresa, il Napoli gioca bene e diverte.Gli si può imputare (il famoso pelo nell'uovo) che il Napoli spesso regala il primo quarto d'ora agli avversari.
lunedì 19 settembre 2011
Il Milan ai piedi di Edinson Cavani
Ancora un 3-1, dopo quello di Cesena. Ma stavolta il Napoli ha travolto il Milan, già staccato di 5 punti in due giornate. La tripletta di Cavani fa sognare, ancora di più del primato in classifica. Gli azzurri sembrano senza limiti. E Cavani pure: "È stato bellissimo - dirà a fine gara - e quando sento l’inno dei tifosi mi vengono i brividi". L’altoparlante ha fatto il suo dovere e i 55 mila del San Paolo hanno accolto con un boato l’annuncio dello speaker, che ha ufficializzato la presenza in campo di Lavezzi. Splendido il colpo d’occhio delle tribune, con le uniche note stonate dei soliti teppisti col laser (richiamati due volte dall’arbitro) e delle condizioni non ottimali del terreno di gioco. Alcune zolle sono state risistemate soltanto in extremis e c’entrerebbe anche un atterraggio con l’elicottero di De Laurentiis. Sta di fatto che il prato ora diventa un problema da risolvere, con le numerose gare ravvicina-te tra campionato e Champions. Ma la partenza soft del Napoli, contro il Milan, non ha avuto niente a che fare con il campo imperfetto. È parsa piuttosto una scelta tattica di Mazzarri, che ha ordinato ai suoi di non lanciarsi all’assalto e aspettare le mosse degli avversari, con l’obiettivo di a stanarli. La mossa, però, ha rischiato di rivelarsi controproducente e stava quasi per mettere in salita la serata degli azzurri. I ritmi bassi, più graditi ai giocatori di Allegri, hanno infatti permesso ai rossoneri di impossessarsi dell’iniziativa e passare subito in vantaggio (12’), con un preciso colpo di testa di Aquilani. Ancora un inserimento alle spalle di un centrocampista, come quello di Guana una settimana prima a Cesena. C’è qualcosa da rivedere nei meccanismi difensivi. Funzionano già a meraviglia, invece, i movimenti in attacco di Edinson Cavani, che ha rimesso a posto le cose in meno di un minuto, scaraventando alle spalle di Abbiati (13’) una torre di testa di Maggio. Stesso tandem vincente di Manchester, anche se con una azione completamente diversa, che ha messo a dura prova la stabilità delle tribune. San Paolo in delirio, boato da brividi. Il pareggio immediato del Napoli ha scosso il Milan e ha evitato a Mazzarri i rischi di un inseguimento, che avrebbero costretto gli azzurri a sbilanciarsi in attacco. Molto meglio le ripartenza in contropiede, negli spazi lasciati liberi dagli avversari. E infatti è arrivato così il raddoppio di Cavani, ancora lui, liberato in area (36’) da una lunga e travolgente corsa di Gargano, che ha attraversato tutto il campo palla al piede. Destro sul primo palo e Abbiati fulminato per la seconda volta, stavolta con qualche colpa da parte del portiere rossonero. È stato invece straordinario dall’altra parte De Sanctis, i cui riflessi hanno negato il bis a colpo sicuro ad Aquilani (39’): miracolo con il piede. Meritato il vantaggio del Napoli all’intervallo, nonostante la partenza troppo fiac-ca. Ma è stato soprattutto nella ripresa che gli azzurri hanno stordito il Milan, con il terzo centro dello scatenato Cavani (6’, stavolta di sinistro, al volo) e con una girandola di attacchi che hanno esaltato il San Paolo. Ininfluenti un paio di errori dell’arbitro: fallo di mano non visto di Cannavaro (era rigore) e mancato rosso a Nesta. Non c’è stata storia.
giovedì 15 settembre 2011
EuroNapoli, che spettacolo!
Ndr - Un grande Napoli esce a testa alta da Manchester, un'Inter sempre più in crisi perde clamorosamente in casa con i turchi del Trabzonspor. Può gioire Mazzarri, la sua squadra ha dato una grande dimostrazione di maturità contro i fenomeni di Mancini e ha accarezzato anche l'impresa grazie al gol di Cavani che l'aveva portata in vantaggio: il pareggio va sicuramente bene agli azzurri, anche perché nell'altra sfida il Bayern ha battuto il Villarreal. Può solo disperarsi Gasperini, che dopo il ko di Palermo incassa anche questo molto più sorprendente al debutto casalingo contro una squadra che è stata anche ripescata in Champions dopo l'esclusione del Fenerbahce.
MANCHESTER CITY-NAPOLI 1-1
(Pasquale Salvione) Ventuno anni dopo l'ultima apparizione, non poteva esserci modo migliore per il Napoli per tornare in Champions. Lo fa da grande squadra quella di Mazzarri, sapendo soffrire, riuscendo a limitare gli assi dei Citizens, affondando i colpi senza timore e sfiorando anche l'impresa. Il tecnico sa che sarà una serata difficile e, in avanti con Cavani e Lavezzi, ripropone Hamsik, lasciato a riposo inizialmente a Cesena. Due le novità a centrocampo, dove Zuniga e Gargano vengono preferiti a Dossena e Dzemaili. Dall'altro lato Mancini si affida al poker d'assi in avanti, sceglie Zabaleta e Kolarov come esterni di difesa (fuori Richards e Clichy) e chiede subito ai suoi una partenza sprint. La classe di Aguero, Nasri e Silva e la potenza straripante di Dzeko mettono subito in difficoltà la difesa azzurra: De Sanctis è subito chiamato agli straordinari, Maggio è costretto al fallo di ammonizione per una brutta entrata su Silva. Preme il City, gestisce il possesso palla ma soffre le fiammate del Napoli che quando riparte spaventa Mancini: Lavezzi, dopo un fantastico dribbling, centra in pieno la traversa con un preciso piatto destro a giro. Si entusiasmano i tanti tifosi azzurri presenti all'Etihad Stadium, il Pocho si mette le mani nei capelli. Il pericolo corso non scuote la squadra di Mancini, che continua a macinare gioco affidandosi all'imprevedibilità dei suoi attaccanti. Il trascinatore dei Citizens è Yaya Tourè, leader del centrocampo, che pareggia il conto dei legni (anche per lui traversa) con un destro a botta sicura al termine di un contropiede da lui stesso avviato dal limite della sua area. Il Napoli rischia anche su una punizione di Kolarov, soffre a contenere Aguero (che fa ammonire anche Cannavaro e Aronica), ma al riposo va in parità e a testa alta.
Parte all'attacco anche nella ripresa il City, ma è Hamsik a sfiorare il vantaggio: iniziativa di Zuniga a sinistra, conclusione a botta sicura dello slovacco e clamoroso salvataggio sulla linea di Kompany. Mancini scuote i suoi, Aronica rischia l'autogol, Lescott (di testa), Dzeko e Nasri (dal limite) tengono in apprensione De Sanctis. Si gioca a grandi ritmi, senza soste. Lavezzi (zoppicante) viene richiamato da Mazzarri: a sorpresa al suo posto entra Dzemaili, che si piazza sulla trequarti. Inler (in difficoltà su Yaya Tourè) si becca il giallo per un fallo sull'ivoriano a metà campo, ma è Hamsik ad andare ancora una volta vicino al vantaggio con un potente sinistro sul quale si immola Zabaleta. Cresce la squadra di Mazzarri, ci crede e viene premiata. Uno strepitoso Maggio ruba palla sulla trequarti, parte come un treno in contropiede e offre una palla d'oro a Cavani: il piatto destro del Matador in infila in rete e fa esplodere di gioia gli oltre tremila tifosi azzurri presenti a Manchester. Esulta in panchina Mazzarri, ma sa che mancano ancora venti minuti alla fine e c'è ancora da soffrire. E così, dopo una traversa di Aguero, arriva il pareggio del City con una punizione dal limite dell'ex laziale Kolarov che soprende De Sanctis sul primo palo: 1-1. Mancini vuole i tre punti e inserisce nel finale Clichy, Jonhson e Tevez al posto di Kolarov, Nasri e Dzeko, nel Napoli c'è spazio anche per Pandev e Santana nel finale al posto dell'autore del gol Cavani e di Hamsik. È proprio il macedone ad avere una grande occasione dopo un errore di Kompany che lo libera davanti ad Hart, ma il rimpallo non lo favorisce. Ci prova fino alla fine il City, ma il Napoli porta a casa un punto d'oro lasciando lo stadio a testa alta fra gli applausi dei suoi scatenati tifosi.
MANCHESTER CITY-NAPOLI 1-1
(Pasquale Salvione) Ventuno anni dopo l'ultima apparizione, non poteva esserci modo migliore per il Napoli per tornare in Champions. Lo fa da grande squadra quella di Mazzarri, sapendo soffrire, riuscendo a limitare gli assi dei Citizens, affondando i colpi senza timore e sfiorando anche l'impresa. Il tecnico sa che sarà una serata difficile e, in avanti con Cavani e Lavezzi, ripropone Hamsik, lasciato a riposo inizialmente a Cesena. Due le novità a centrocampo, dove Zuniga e Gargano vengono preferiti a Dossena e Dzemaili. Dall'altro lato Mancini si affida al poker d'assi in avanti, sceglie Zabaleta e Kolarov come esterni di difesa (fuori Richards e Clichy) e chiede subito ai suoi una partenza sprint. La classe di Aguero, Nasri e Silva e la potenza straripante di Dzeko mettono subito in difficoltà la difesa azzurra: De Sanctis è subito chiamato agli straordinari, Maggio è costretto al fallo di ammonizione per una brutta entrata su Silva. Preme il City, gestisce il possesso palla ma soffre le fiammate del Napoli che quando riparte spaventa Mancini: Lavezzi, dopo un fantastico dribbling, centra in pieno la traversa con un preciso piatto destro a giro. Si entusiasmano i tanti tifosi azzurri presenti all'Etihad Stadium, il Pocho si mette le mani nei capelli. Il pericolo corso non scuote la squadra di Mancini, che continua a macinare gioco affidandosi all'imprevedibilità dei suoi attaccanti. Il trascinatore dei Citizens è Yaya Tourè, leader del centrocampo, che pareggia il conto dei legni (anche per lui traversa) con un destro a botta sicura al termine di un contropiede da lui stesso avviato dal limite della sua area. Il Napoli rischia anche su una punizione di Kolarov, soffre a contenere Aguero (che fa ammonire anche Cannavaro e Aronica), ma al riposo va in parità e a testa alta.
Parte all'attacco anche nella ripresa il City, ma è Hamsik a sfiorare il vantaggio: iniziativa di Zuniga a sinistra, conclusione a botta sicura dello slovacco e clamoroso salvataggio sulla linea di Kompany. Mancini scuote i suoi, Aronica rischia l'autogol, Lescott (di testa), Dzeko e Nasri (dal limite) tengono in apprensione De Sanctis. Si gioca a grandi ritmi, senza soste. Lavezzi (zoppicante) viene richiamato da Mazzarri: a sorpresa al suo posto entra Dzemaili, che si piazza sulla trequarti. Inler (in difficoltà su Yaya Tourè) si becca il giallo per un fallo sull'ivoriano a metà campo, ma è Hamsik ad andare ancora una volta vicino al vantaggio con un potente sinistro sul quale si immola Zabaleta. Cresce la squadra di Mazzarri, ci crede e viene premiata. Uno strepitoso Maggio ruba palla sulla trequarti, parte come un treno in contropiede e offre una palla d'oro a Cavani: il piatto destro del Matador in infila in rete e fa esplodere di gioia gli oltre tremila tifosi azzurri presenti a Manchester. Esulta in panchina Mazzarri, ma sa che mancano ancora venti minuti alla fine e c'è ancora da soffrire. E così, dopo una traversa di Aguero, arriva il pareggio del City con una punizione dal limite dell'ex laziale Kolarov che soprende De Sanctis sul primo palo: 1-1. Mancini vuole i tre punti e inserisce nel finale Clichy, Jonhson e Tevez al posto di Kolarov, Nasri e Dzeko, nel Napoli c'è spazio anche per Pandev e Santana nel finale al posto dell'autore del gol Cavani e di Hamsik. È proprio il macedone ad avere una grande occasione dopo un errore di Kompany che lo libera davanti ad Hart, ma il rimpallo non lo favorisce. Ci prova fino alla fine il City, ma il Napoli porta a casa un punto d'oro lasciando lo stadio a testa alta fra gli applausi dei suoi scatenati tifosi.
Manchester City-Napoli: 1-1
Cavani torna Cavani, quello implacabile dell'anno scorso, dopo un primo tempo evanescente. Invece, al momento del gol, non sbaglia e, lanciato alla perfezione da Maggio, infila il pallone sotto le gambre del portiere del Manchester City.
Lo potete vedere negli highlight della partita, finita, ieri sera, 1 a 1.
Impresa del Napoli sul campo del Manchester City.
Conquista il suo primo punto di Champions League su un campo difficilissimo, mentre il Villareal perde in casa 2-0 contro il Bayern Monaco e finisce, dopo questo turno, all'ultimo posto nel girone.
Il Napoli ha imposto il suo gioco
Ma al di là dell'1 a 1 finale, c'è da dire che la squadra di Mazzarri ha imposto il suo gioco, ha segnato per prima e ha finito la partita all'attacco, pur dovendo rinunciare alla punta più in forma, Lavezzi, che è uscito per infortunio, dopo aver colpito al 17° una traversa con quello che poteva diventare un eurogol.
domenica 11 settembre 2011
venerdì 9 settembre 2011
giovedì 8 settembre 2011
lunedì 5 settembre 2011
giovedì 25 agosto 2011
sabato 20 agosto 2011
lunedì 11 aprile 2011
lunedì 31 gennaio 2011
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